Antico Borgo di Pentedattilo
Benvenuti nel Nostro Borgo dell'Area Grecanica
Comune di Melito Porto Salvo (RC)
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Il toponimo di Pentedattilo deriva dal greco Penta= cinque daKtilos=dita proprio perché il borgo sorge ai piedi di una roccia che ha la forma di una gigantesca mano. E’ un piccolo centro collinare il cui territorio si estende entro i limiti delle fiumare di S. Elia a est e Melito ad ovest, dal mare a sud e dal massiccio aspromontano a nord.
La prima menzione di Pentedattilo è contenuta in un passo della vita di S.Elia il Giovane del IX secolo d.c. ( Minuto 1977). La storia di Pentedattilo può essere suddivisa in diversi periodi storici. In età preistorica le probabili presenze antropiche sono da attribuire a ritrovamenti segnalati nei dintorni di Pentedattilo attribuiti all’età compresa tra il neolitico e l’età del bronzo e alle sue caratteristiche geomorfologiche ( numerose grotte e ripari naturali e presenza di acqua) .
In epoca greca Pentedattilo molto probabilmente faceva parte dell’antica chorà di Reghion ed era un piccolo insediamento strategico militare difensivo che controllava le vie di collegamento tra il mare e i monti e il suo centro abitativo agricolo risideva sulla costa, corrispondente all’odierna Melito di Porto Salvo.
In epoca romana nella seconda metà del X secolo d.c. Pentedattilo si trasformò da un insediamento rupestre/militare in una vera e propria cittadella arroccata che si sviluppò e rimase invariata sino alla fine del 1800.
Conquistato dai normanni, il castrum Pentedactili appartenne per tutta l’epoca angioina (a parte una breve occupazione degli Almugaveri nel 1283) prima al monastero di San Pancrazio di Scilla e successivamente alla mensa archimandritale del monastero del SS. Salvatore di Messina.
Nel 1447 si trovava a Pentedattilo, quale castellano, il capitano Jacopo de Letizia che tentò, senza riuscirci, di divenire feudatario. La Terra di Pentedattilo divenne in seguito feudo dei Francoperta, degli Alberti (protagonisti del triste eccidio del 1686) e infine dei Clemente – Filangeri.
A Pentedattilo vi era una fiorente produzione di frumento, legumi, animali vaccini, pecorini e maiali e si registravano circa 900 abitanti, oltre ai suoi villaggi di Chorio e Melito.
A causa del trasferimento della popolazione verso la marina, nel 1811 divenne frazione del nuovo comune di Melito di Porto Salvo. Il vecchio paese avviato a un lento declino dovuto alle emigrazioni verso il nord Italia, la Francia, il Canada e gli U.S.A. subì il colpo di grazia sul finire degli anni sessanta del secolo scorso con il trasferimento dell’abitato nel nuovo centro per dichiarata inagibilità.